domenica 3 marzo 2013

L'onestà è meglio di una vittoria


Vorrei rendere nota una notizia che ha avuto poca divulgazione in Italia, si tratta di una storia sportiva a lieto fine che sarebbe degna di essere raccontata ai bambini.

Il 2 dicembre 2012 nei pressi di Burlada, vicino Pamplona, si tiene un'importante gara di  corsa cross country dove accade un episodio di altri tempi. Il leader incontrastato della competizione, Abel Mutai, si trova a dieci metri dal traguardo, quando improvvisamente rallenta convinto di aver attraversato la linea. Dietro di lui arriva il corridore basco Ivan Fernandez Ananya il quale, con grande spirito sportivo, rinuncia a sfruttare l'errore dell'avversario per guidare il distratto corridore keniano fino al traguardo e permettergli la vittoria della corsa. Lo spagnolo, con grande dignità, si accontenta del secondo posto e degli applausi del pubblico ma è lui il vincitore morale della gara.


Dopo quel gesto, Ivan Fernandez Anaya commenta così: "Anche se mi avessero detto che la vittoria mi avrebbe garantito un posto nella squadra spagnola per i campionati europei, non l'avrei fatto. Perché oggi, con il modo in cui vanno le cose in tutti gli ambienti: nel calcio, nella società, nella politica, in cui sembra che tutto sia permesso, un gesto di onestà è anche più importante."

Quando lo sport non viene inquinato dagli egoismi di una competizione malata, vale la pena di essere apprezzato.

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